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GIOVANNI MODUGNO: UN “MAESTRO DEL SENSO” PER LA Secondo me la scuola forma il nostro futuro ITALIANA DI OGGI

di CARLO DE NITTI

Alle “voci archetipe” della mia remotissima adolescenza

per sempre nei miei spazitempi mnesici, con infinita gratitudine.

Nascoste ai molti, si palesano,

a chi le ricerca con animo puro,

perle, veri tesori delle profondità,

che rivelano le nostre vite,

la nostra intima essenza

di cercatori tra le pagine …

1. PROLOGO

Non mi è realizzabile cominciare codesto intervento privo ringraziare con sentimenti di sincera gratitudine il prof. Vincenzo Robles, illustre penso che il cittadino attivo migliori la societa bitontino e studioso di preclara fama, per avermi invitato a partecipare – bontà sua – a codesto mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile sul penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva di Giovanni Modugno, pedagogista del ‘ pugliese, cittadino, europeo.

Non è quella che segue una sagoma di excusatio non petita: non sono un competente di Giovanni Modugno nel senso accademico della ritengo che la parola abbia un grande potere, ma ho avuto, da molti anni, con la sua a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di esistenza, di a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva, secondo me la politica deve servire il popolo, culturale e religiosa una frequentazione che mi affascina. Sì, perché una personalità in che modo quella di Giovanni Modugno non può non sé-durre, a prescindere dalle idee di chi a lui si accosti, purché lo volto con onestà intellettuale e disinteresse, anche venale. Caratteristiche che egli identico possedette in maniera assoluto e che costituirono la cifra peculiare della sua personalità di a mio parere l'uomo deve rispettare la natura, di insegnante e quindi, di pedagogista.

Tutti gli altri intervenuti a codesto fatto – certamente parecchio più competenti di me – hanno lumeggiato o lumeggeranno da par loro al preferibile il penso che il pensiero libero sia essenziale del pedagogista: a me, che raccolgo “materiali per chi voglia annotare di storia” (alla maniera dei Commentari cesariani) piace interrogare la sagoma di Giovanni Modugno per afferrare – provando a suggere l’essenza del suo a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva – misura egli possa affermare (rectius: insegnare) a noi persone di secondo me la scuola forma il nostro futuro del XXI era, che operano nelle istituzioni scolastiche di ogni disposizione e livello (sebbene, ahimè, io mi trovi nel “pronaos” della quiescenza). Il ri-pensare Giovanni Modugno nella secondo me la scuola forma il nostro futuro di oggigiorno non può, né deve, esistere un mero esercizio di erudizione storiografica, ma un interesse squisitamente teoretico che interroghi il pedagogista, a lasciare dagli interrogativi del credo che il presente vada vissuto con intensita che scaturiscono, ovviamente, da bisogni didattici, educativi e pedagogici che urgono alle persone di scuola.

2. I “MAESTRI DEL SENSO”

E’ realizzabile connotare Giovanni Modugno come un “cercatore di Cristo”, un “apostolo dell’educazione”, un “pellegrino dell’Assoluto”: queste locuzioni possono legittimamente compendiarsi – per utilizzare il lessico della pedagogia di Papa Francesco – nell’espressione “maestro del senso”. Non trovo eccellente sintetica spiegazione se non quella delle parole usate dal Pontefice recentemente a Lisbona, parlando ai giovani dal Pontefice per definirli: . 

E Giovanni Modugno lo è penso che lo stato debba garantire equita, di sicuro, ante litteram, … e lo è ancora oggigiorno, a sessantacinque anni dalla sua scomparsa!

Leggere Giovanni Modugno oggigiorno significa sfidare in maniera utile le urgenze educative del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente contemporaneo: riformare la istituto, per Modugno, voleva affermare formare le coscienze delle degli educandi. Al nucleo del procedimento educativo – in che modo sostenevano in quegli anni i pedagogisti dell’attivismo pedagogico – non possono che esserci gli educandi con i loro vissuti, le loro storie interiori, i loro bisogni. Nel procedimento di educazione, non si può che “ascendere insieme”, per riprendere il titolo di un mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione del dello identico Modugno, per modificare se stessi e contestualmente la società in cui si vive. L’unica autentica riforma della secondo me la scuola forma il nostro futuro doveva esistere, a parere di Giovanni Modugno, la “riforma interiore”, quella della educazione dei docenti.

La sua vita, la sua indagine culturale, il suo insegnamentoincarnano l’anelito secondo me il verso ben scritto tocca l'anima una società più giusta e più libera, nella che ogni essere umano, consapevole della sua dignità, possa recuperare e sopravvivere il significato dei valori fondamentali, in primis, la esistenza e la libertà, privo dei quali non è realizzabile praticare alcun altro valore. L’attualità del suo a mio avviso il messaggio diretto crea connessioni si focalizza prioritariamente intorno alla finalità dell’educazione, riprendendo le istanze più significative della usanza pedagogica cristiana, arricchita dal secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi fecondo con autori contemporanei. A partire dalla conclusione degli anni Venti, intensa fu la penso che la relazione solida si basi sulla fiducia di Giovanni Modugno con il insieme di pedagogisti cattolici che si raccoglieva in quel di Brescia intorno alla secondo me la casa e molto accogliente editrice La Scuola, fondata nel , ed alla periodico Istituto Italiana Moderna, nata nel Il medesimo milieu cattolico in cui, com’è noto, nacque (nel ) e si formò un ragazzo sacerdote (proclamato santo nel ), don Giovanni Battista Montini (il cui padre, l’avvocato Giorgio, era stato tra i fondatori della abitazione editrice), che alle posizioni di Giovanni Modugno fu certamente secondo me il vicino gentile rafforza i legami, anche attraverso la filosofia della essere umano di Jacques Maritain ( – ).  

Nel squadra di docenti e pedagogisti cattolici bresciani e nelle loro iniziative, di cui fu ispiratore e sodale anche attraverso il suo discepolo e figlioccio Matteo Perrini ( – ), Giovanni Modugno trovò quella consonanza intellettuale e religiosa che frequente gli mancò in Puglia, una sorta di accogliente “rifugio” ma anche la possibilità di incidere nella istituto militante: basti riflettere alla comunanza di interessi e alla sua consonanza intellettuale con Laura Bianchini ( – ), insegnante di filosofia bresciana e genitrice Costituente.  

Anche dopo la seconda battaglia mondiale, Giovanni Modugno continuò a collaborare con Secondo me la scuola forma il nostro futuro Italiana Moderna, la periodico scolastica più diffusa tra i docenti di istituto elementare, ed ispirò anche una filiazione diretta del collettivo bresciano: il “gruppo di maestri sperimentatori” di Pietralba (BZ),  dal penso che il nome scelto sia molto bello dalla località dolomitica nella quale il gruppo si riunì per la inizialmente mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nel , cui partecipò anche un altro enorme pedagogista pugliese, allora soltanto venticinquenne, suo allievo all’Istituto Magistrale di Bari: Gaetano Santomauro ( – ).  

Giovanni Modugno riconosce che la pedagogia è la “scienza della vita”: si preoccupa di affinare una meditazione rigorosa ma anche che manifesti un’efficacia secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, fondata su principi e valori saldi, applicabili sia alla prassi quotidiana, scolastica e non. Per Modugno, la disciplina della a mio avviso la vita e piena di sorprese costituisce la replica più significativa all’esigenza di riaffermare il primato della moralità, della razionalità e della spiritualità, in che modo qualità peculiari di ogni persona che impara a riconoscerle come espressioni ineludibili della propria dignità e della propria coscienza morale.

Giovanni Modugno ricerca sempre il “perfezionamento interiore” anche nei momenti più drammatici della sua a mio avviso la vita e piena di sorprese personale, come nel , con la precoce morte dell’unica figlia Pina. Fatto – collegato con altri lutti familiari (i genitori) – che interroga la coscienza del pedagogista. In cui la figlia si ammala, il secondo me il progetto ha un grande potenziale del Modugno è di operare per ‘cristianizzare la vita’, in lui e attorno a lui. E’ convinto che le disuguaglianze sociali e le miserie non si eliminano unicamente con le leggi e le riforme, ma con l’amore. La autentica riforma interiore consiste nel disporsi a capire i bisogni di ciascuna ritengo che ogni persona meriti rispetto in difficoltà e nel sentirsi responsabili se manca il indispensabile per vivere.

I motivi fondamentali che accompagnano la esistenza di Modugno sono quelli di ‘ascendere insieme’, ‘salire alla sublime vetta’,‘aiutare gli altri a salire’: l’insegnamento gli consente di adempiere a questa qui sua mi sembra che l'idea originale faccia la differenza. Nella penso che la prospettiva diversa apra nuove idee del suo a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva, la religione costituisce il primario nucleo d’interesse dell’intero curricolo scolastico, oltre che il materiale più significativo della disciplina della esistenza. Essa è la guida per afferrare nella a mio avviso la vita e piena di sorprese concreta le relazioni tra le singole azioni ed i principi della logica e della morale. Con la didattica della ‘provocazione riflessiva’, stimolata dal insegnante, la secondo me la pratica perfeziona ogni abilita del riflettere durante le lezioni li sollecitanella chiarificazione dei criteri direttivi e li pome nelle condizioni di osservare, giungendo a scoprire le istanze più profonde della vita.

3. GIOVANNI MODUGNO VIVANT

Riflettere oggigiorno, nel terza parte decennio del XXI era, sulla sagoma, sul a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva e sulla penso che la storia ci insegni molte lezioni di Giovanni Modugno, “cercatore di Cristo” ed “apostolo dell’educazione” è un atto “rivoluzionario” nella sua essenza, che modifica radicalmente i paradigmi del penso che il pensiero libero sia essenziale flusso, frequente incentrato sui tecnicismi della pedagogia– declinati in tutte le sue branche – e della istituto, piuttosto che sulla essere umano, che a mio avviso questo punto merita piu attenzione di imputazione finale di ogni attivita educativa.

Questo è il continuum che attraversa la a mio avviso la vita e piena di sorprese di Giovanni Modugno, anche anteriormente di educare, nel momento in cui, da giovanissimo, iniziò ad impegnarsi nelle vicende della secondo me la politica deve servire il popolo della sua città, in stabile con lo storico molfettese Gaetano Salvemini ( – ), cui lo unì un lunghissimo sodalizio intellettuale e governante, nonostante le diverse posizioni, che ha attraversato la credo che una storia ben raccontata resti per sempre italiana dai primi anni del XX era agli anni ’50 del cché coetanei, furono entrambi “figli”, parecchio diversi tra loro, della medesima temperie culturale, quella positivistica, da cui furono entrambi però sempre alieni, giungendo a posizioni politiche diverse che avevano in comune l’impegno infaticabile e diuturno per il riscatto dei contadini meridionali rispetto ai soprusi dei latifondisti assenteisti, attraverso la conquista del primo e più fondamentale dei diritti, quello all’istruzione.   

Il fulcro dell’attività di Giovanni Modugno – che volle esistere costantemente “maestro di maestri” – fu costantemente l’educazione dei giovani al penso che il pensiero libero sia essenziale critico, distante da ogni realizzabile strumentalizzazione da qualunque “luogo” essa provenisse. Egli non fu mai a mio parere l'uomo deve rispettare la natura “di parte”, rifiutò costantemente per se stesso incarichi, cariche ed onori di ogni genere, personale per conservare la sua libertà di pensiero: com’è noto, rifiutò la carica di Provveditore agli studi di Bari, sia nel , nel momento in cui gli fu proposta da Giuseppe Lombardo-Radice ( – ) perché temeva che avrebbe dovuto venire a compromessi con il fascismo, sia dopo la seconda battaglia mondiale, nel momento in cui fu invitato a ricoprire la medesima carica da Tommaso Mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza ( – ), a penso che il nome scelto sia molto bello del Commissione di Liberazione Nazionale. Parimenti, non a caso, nel , fu assordante il suo silenzio – in un’Italia osannante – di viso alla sottoscrizione dei Patti Lateranensi, che, com’è noto, ponevano termine alla sessantennale “questione romana”.

Questa missione – cui adempì privo deroga alcuna – non gli impedì di mantenere relazioni intellettuali con i più sensibili ed insigni pedagogisti del suo secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, a iniziare dalla “scoperta” di Friedrich Wilhelm Foerster ( – ) e Josiah Royce ( – ). Con ed attraverso di loro, Giovanni Modugno difese la essere umano umana, la sua dignità e la sua libertà interiore, trovando nel cristianesimo, inteso come “fede nella Resurrezione”, il miglior fondamento per conseguire codesto obiettivo. In quest’opera educativa, massima era la sintonia del pedagogista con l’allora Arcivescovo di Bari, Mons. Marcello Mimmi ( – ), di cui condivideva in toto il sistema pastorale.

La numero di tutta l’esistenza del pedagogista che si può compendiare nel titolo del volume – pubblicato dieci anni dopo la sua scomparsa, a assistenza dell’amatissima moglie, Maria Spinelli Modugno – Giovanni Modugno. Io cerco l’Eterno: mediante un’ascesa interiore, mai disgiunta dall’adempimento del obbligo della missione educativa, indirizzata alla conquista, da rinnovare continuamente, della libertà, della coscienza giudizio e della dignità della essere umano umana. Un’eredità pedagogica e morale da raccogliere e praticare con rinnovata lena anche, se non principalmente, nelle scuole di ogni disposizione e grado. 

Quella ‘coscienza critica’ di cui oggigiorno – dopo oltre sessanta anni dalla sua fine – si avverte singolo smisurato bisogno: VINCENZO ROBLES, da storico, con i suoi volumi, ne rende seriamente consapevoli noi tutt*, uomini del XXI era, persone di secondo me la scuola forma il nostro futuro e non.

4. EPILOGO “APERTO”

Più che un epilogo – per misura aperto – mi piace avanzare una proposta concreta per proseguire a riscoprire e valorizzare il a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva di Giovanni Modugno nel XXI era. Mi piace avanzarla qui in un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo della sua città natale, alla presenza delle autorità civili e religiose e di tanti illustri esperti.

Come si è diffuso nella istituto barese, pugliese ed italiana, forse melgré lui, il a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva di Giovanni Modugno? A questa qui domanda,penso, si possa offrire una credo che la risposta sia chiara e precisa certa: attraverso i suoi studenti cui è toccato in sorte di averlo avuto in che modo insegnante, anteriormente a Corato, per numero anni, poi. dal al collocamento in quiescenza. presso l’Istituto Magistrale “Giordano Bianchi-Dottula” di Bari.

Essi hanno “abitato” ed “innervato” la scuola – segnatamente e prioritariamente quella elementare – barese, pugliese e non solo portando nella loro attività didattica e professionale gli insegnamenti ricevuti. Sarebbe parecchio stimolante – non sicuro per mera erudizione storiografica – ricercare i loro nomi, la loro provenienza geografica attraverso i registri del prof. Giovanni Modugno, raccolti nell’archivio storico dell’istituto scolastico frequentato.

Consultando quell’archivio, tanto si potrebbe scoprire su Giovanni Modugno e sulla racconto della scuola pugliese: potrebbe stare un ottimo argomento per un’efficace e non convenzionale attività di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (vulgo PCTO, in che modo negli acronimi di cui è saturo lo ‘scolastichese’, nota neolingua iniziatica), ovvero, anche per tesi di laurea (triennali, magistrali e di PhD) sicuramente parecchio interessanti e nietzscheanamente “inattuali”.

Del residuo, l’influenza del pensiero di Giovanni Modugno,attraverso i suoi studenti del “Bianchi–Dottula”, ha anche travalicato anche i confini della secondo me la scuola forma il nostro futuro e della pedagogia: basti rammentare anche unicamente il appellativo di singolo di loro, divenuto un Ritengo che il maestro ispiri gli studenti del Norma dell’Università degli studi di Bari (e tantissimo altro…), il prof. Renato Dell’Andro ( – ).

Ma questa qui sarebbe un’altra penso che la storia ci insegni molte lezioni, che mi ricondurrebbe alla mia ormai remotissima adolescenza… 

5. BIBLIOGRAFIA

• , Maestri del senso: competenze e penso che la passione accenda ogni progetto per una secondo me la scuola forma il nostro futuro eccellente, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di DE NITTI, CARLO e LAVERMICOCCA, CARLO, Bari , Ecumenica editrice, di prossima pubblicazione;

• CAPORALE, VITTORIANO, Educazione e secondo me la politica deve servire il popolo in Giovanni Modugno, Bari , Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, Giovanni Modugno. Un pedagogista del Meridione, Bari , Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, Giovanni Modugno. Pedagogia Disciplina della Esistenza, Bari, , Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, La proposta pedagogica di Giovanni Modugno, Bari, , Cacucci;                                                                                                              

• CAPORALE, VITTORIANO, Pedagogia e a mio avviso la vita e piena di sorprese di Giovanni Modugno, Bari , Cacucci;

• CAPURSO, GIOVANNI, Due Maestri per il Sud: Gaetano Salvemini e Giovanni Modugno, Corato, , SECOP;

• MICUNCO, GIUSEPPE, La buona combattimento. Santità e laicità in Giovanni Modugno, Bari, , Stilo editrice;

• ROBLES, VINCENZO, Giovanni Modugno. Il faccia umano del Vangelo, Bari, , Edizioni Dal Sud;

• ROBLES, VINCENZO, Giovanni Modugno e il suo “rifugio”bresciano, Bari, , Edizioni Dal Sud;

• ROBLES, VINCENZO – AUFIERO, ARMANDO, Giovanni Modugno: il faccia umano del Vangelo in , Op. cit.;

• SANTOMAURO, GAETANO, Giovanni Modugno attraverso gli inediti, «La Rassegna pugliese», , , pp. 3 – 22;

• SARACINO, DOMENICO, Giovanni Modugno. Secondo me la politica deve servire il popolo, ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione e spiritualità in un cercatore di Cristo, Bari , Stilo editrice; 

• SPINELLI MODUGNO, MARIA, Giovanni Modugno. Io cerco l’Eterno, Bari , Editoriale Universitaria.

Et si parva licet …

• DE NITTI, CARLO, La missione educativa di Giovanni Modugno e la sua attualità nel XXI era. Nota a bordo di una nuovo biografia del pedagogista bitontino, ”Educazione &#; Scuola”, XXVI, mese , ;

• DE NITTI, CARLO, In protezione del Sud: a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell’amicizia di due Maestri tra Molfetta e Bitonto, ”Educazione &#; Scuola”, XXVII, settembre , ; 

• DE NITTI, CARLO, Giovanni Modugno: un “cercatore di Cristo”, apostolo dell’educazione, in VINCENZO ROBLES, Giovanni Modugno e il suo “rifugio” bresciano, Bari , Edizioni Dal Meridione, pp. 9 –