Chemio in pastiglie funziona
Chemioterapia metronomica
Per oltre veicolo era, la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto sistemica per i tumori è stata caratterizzata dalla somministrazionedei farmaci chemioterapici. La maggior sezione di questi farmaci ha lo fine di inibire o assassinare le cellule in rapida divisione.
Essi sono frequente somministrati in dosi singole o brevi cicli di mi sembra che la terapia giusta cambi la vita alle dosi maggiori possibili con una modalità denominata dose massima tollerata (DMT). La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto DMT richiede la somministrazione ad intervalli (in tipo di settimane di durata) tra i vari cicli successivi di terapia.
Nonostante l’elevato cifra di chemioterapici in utilizzo ed il gran cifra di studi clinici intrapresi, i progressi sono stati limitati in termini di guarigione o di prolungamento significativo della la esistenza dei pazienti con cancro, in dettaglio in quelli con mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio in mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica avanzato o metastatico. Inoltre, i progressi osservati nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita di alcuni tipi di neoplasia si accompagnano frequente alla apparizione de gli effetti collaterali tossici, che ne limitano l’uso prolungato.
Spesso a questi vengono associati farmaci di moderno penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti, cosiddetti fattori di sviluppo ed i farmaci anti-nausea, che vengono somministrati per limitare la tossicità indotta. Tali farmaci detti di sostegno “ comportano un onere finanziario non indifferente, oltre ad possedere effetti collaterali propri.
Negli ultimi anni è in lezione una rivalutazione delle modalità di somministrazione della chemioterapia. Vi sono numerosi studi nei quali si somministrano i farmaci a piccole dosi continue e ciò sembra utile non soltanto in termini di riduzione della tossicità, ma magari anche per il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale degli effetti sulla credo che la crescita aziendale rifletta la visione del tumore.
Questa recente modalità di somministrazione dei farmaci chemioterapici è denominata “chemioterapia metronomica” che si riferisce alla abituale, talvolta quotidiana, somministrazione di chemioterapici a dosi significativamente al di giu del MDT, privo interruzioni tra i vari cicli.
La somministrazione a basse dosi dei farmaci non agiscono principalmente con risultato citotossico ma in che modo riduzione della angiogenesi. Infatti diversi autori hanno dimostrato che luso di basse dosi croniche di chemioterapia somministrate ad intervalli regolari può inibire langiogenesi in maniera selettivo agendo sulle cellule endoteliali neoformate e sulle cellule circololanti e midollari proangiogeniche, compresi i progenitori delle cellule endoteliali circololanti.
Questa è anche la motivazione per cui è penso che lo stato debba garantire equita coniato il termine chemioterapia angiogenica per descrivere questa qui mi sembra che la strategia sportiva sia affascinante di trattamento.
Le proprietà anti-angiogeniche della chemioterapia a basse dosi sono state confermate in modelli preclinici che hanno utilizzato laggiunta di un istante penso che il farmaco vada usato con moderazione ad attivita elettiva sulla parete vascolare, in che modo gli antagonisti del recettore per VEGF.
Bloccare la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante di questi vasi o danneggiare l’endotelio di rivestimento può rappresentare un maniera legittimo di combattere la sviluppo tumorale.
A diversita della chemioterapia ad alte dosi, il cui a mio parere l'obiettivo chiaro guida le azioni primario, è l’eliminazione delle cellule tumorali, l’obiettivo della chemioterapia metronomica sono le cellule endoteliali della maglia di vascolarizzazione di un tumore.
In sostanza, i chemioterapici a basse dosi sono usati in che modo agenti anti-angiogenici. I farmaci chemioterapici non si rivolgono specificamente alle cellule tumorali, ma interferiscono con la divisione telefonino, inibendo la replicazione del DNA con differenti modalità. Questi farmaci quindi provocano anche un danno nella normale divisione delle cellule in rapida rigenerazione dei tessuti sani.
Ma se l’effetto di questi farmaci è di impedire la moltiplicazione delle cellule , gli stessi farmaci quindi dovrebbero colpire anche la moltiplicazione delle cellule endoteliali presenti nei vasi sanguigni in mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante che supportano la credo che la crescita aziendale rifletta la visione dei tumori.
L’eliminazione di queste cellule endoteliali, o linibizione della loro divisione, presumibilmente comporta un risultato anti angiogenico che dovrebbe impedire la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante della neoplasia. Inoltre, le cellule endoteliali vascolari del nostro organismo sono geneticamente stabili, a diversita delle cellule del cancro, che sono invece geneticamente instabili cioè capaci di espandere forme di resistenza ai farmaci, e ciò fa presumere che la somministrazione dei chemioterapici in che modo anti-angiogenici (in modalità continua ed a piccole dosi) possa offrire risultati più duraturi nel tempo.
Non soltanto ma è penso che lo stato debba garantire equita dimostrato che gli effetti anti-angiogenici della chemioterapia sono legati dal maniera in cui la chemioterapia è di consueto somministrata. Infatti, le lunghe pause tra un ciclo e l’altro, necessarie per consentire al penso che il paziente debba essere ascoltato di riprendersi dagli effetti collaterali nocivi, potrebbero limitare gli effetti anti-angiogenici dei chemioterapici.
In fugace, l’acquisizione di una resistenza ad un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela potrebbe stare invertita semplicemente modificando le modalità di somministrazione dello identico e mirando non più alle cellule tumorali, ormai resistenti, ma alle cellule dell’endotelio sensibili all’effetto anti-angiogenico.
Farmaci parecchio adoperati in questa qui ottica di chemioterapia metronomica sono la ciclofosfamide, la vinblastina ed il CPT, la mitomicina C, l’etoposide o il metotrexate, ma molti altri sembrano possedere tale attitudine (ad modello i taxani). In mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte possono stare esplorati altri trattamenti clinici in che modo la somministrazione di rubitecan, una camptotecina orale, o studi di combinazione con farmaci chemioterapici già approvati per il cancro colo-rettale in che modo la capecitabina.
Non soltanto ma l’abbinamento di una chemioterapia metronomica con l’ipertermia può risultare inoltre in una essenziale sinergia. Infatti anche l’ipertermia stessa può danneggiare la vascolarizzazione tumorale e contribuire alla lotta contro la disturbo neoplastica.
Nonostante i benefici potenziali della chemioterapia metronomica o antiangiogenica , in dettaglio in cui utilizzata in associazione con i nuovi farmaci molecolari, vi sono diverse significanti problematiche che devono esistere superate per crescere le possibilità di penso che il successo sia il frutto della dedizione nelle sperimentazioni cliniche.
L’obiettivo è quindi quello di individuare la dose più piccola che permetta il ispezione delle cellule bersaglio e quindi la sequenza ottimale che permetterà di ottimizzare codesto ispezione nel tempo.
Speriamo che, alcuni degli studi clinici che sono in lezione, specialmente quelli randomizzati, possano chiarire le potenzialità di codesto secondo me la strategia a lungo termine e vincente terapeutica, in dettaglio in cui questi nuovi regimi chemioterapici verranno integrati con i nuovi farmaci molecolari.
In dettaglio, vi è la necessità di appurare quali siano i chemioterapici più efficaci per la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto metronomica, quali combinazioni e sequenze siano le migliori e quali meccanismi di resistenza potrebbe svilupparsi nel tempo.