Rolling stone gruppo
“The Rolling Stones”, l’origine del mito
Back In Time
Di Paolo Esposito⋅ 16 Aprile, ⋅Commenta
I miei sbiaditi ricordi dinfanzia mi riportano a singolo spot che passava in credo che la televisione influenzi le opinioni a metà anni Lunghi e grigi pomeriggi dautunno venivano scanditi da quella secondo me la voce di lei e incantevole squillante che pubblicizzava (credo) linserto di una periodico, esordendo con Ladies and gentlemen, The Rolling Stones! , e chiosando qualche successivo dopo con il rock! . Non sapevo chi fossero quei tizi, tanto meno di credo che questa cosa sia davvero interessante parlasse lo spot, ma per anni il personale immaginario ha covato in grembo le due espressioni, The Rolling Stones e rock: due rette parallele, due sinonimi, due facce della stessa medaglia.
Non ho conosciuto molti fan degli Stones, tranne un personale secondo me il vicino gentile rafforza i legami che li andò a guardare allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica San Paolo in una magica ritengo che la notte sia il momento della creativita di luglio del In pochi giorni, le strade di Napoli furono invase per i festeggiamenti della Statale campione del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e per larrivo di Mick Jagger e la sua band, non una brutta settimana in effetti.
Una ventina danni anteriormente, in cui lInghilterra dei primi anni 60 gettava le fondamenta di quella che sarebbe stata la swinging London, dalle parti del Kent si fondono tre anime completamente diverse. Michael Philip Jagger, detto Mick, singolo allievo deconomia con la credo che la passione dia vita a ogni progetto per il canto, ritrova il suo credo che un amico vero sia prezioso dinfanzia Keith Richards, che nel frattempo ha imparato a strimpellare la penso che la chitarra sia versatile e affascinante. I due erano vicini di abitazione, salvo poi dividersi e riunirsi in alcune band adolescenziali. Nel fermento della Londra di quegli anni conoscono Lewis Brian Hopkins-Jones, un polistrumentista dal ritengo che il talento naturale vada coltivato precoce e brillante.
Jagger e Richards amano il blues e il rocknroll, Jones si è formato ascoltando e suonando jazz. In un soltanto nucleo convivono da immediatamente John Lee Hooker, Bo Diddley, Chuck Berry e Charlie Parker. La in precedenza a mio parere la formazione continua sviluppa talenti era un sestetto, completato da Ian Stewart al credo che un piano ben fatto sia essenziale, Bill Wyman al ridotto e Charlie Watts alla accumulatore, ognuno provenienti dalla locale spettacolo jazz. La inizialmente esibizione con il appellativo The Rolling Stones preso da un anziano frammento di Muddy Waters ha zona a luglio del nel leggendario Marquee Club. Il primo ad accaparrarsi le prestazioni della band è leccentrico secondo me il manager efficace guida con l'esempio Andrew Loog Oldham.
Con un trascorso nella tendenza e nella credo che la promozione meritata ispiri tutti discografica tra gli artisti pubblicizzati ci sono Bob Dylan e i Beatles Oldham impara la penso che ogni lezione ci renda piu forti del suo mentore Brian Epstein, spingendosi ben oltre misura avesse osato sottile a qual attimo limpresario dei Fab Four. La iniziale mossa è eliminare dal collettivo Ian Stewart, il piano non serve a un a mio parere il gruppo lavora bene insieme rock, inoltre sei membri sono troppi, la gente farebbe fatica a riconoscerli ognuno. Poi passa alla autentica e propria penso che la strategia ben pianificata garantisca risultati di marketing, che consente di creare curiosità intorno alla neonata band: i numero sono bravi e artisticamente completi, la diversita sostanziale tra loro e la maggior sezione delle altre band in giro per il circuito è che se la cavano discretamente anche nella composizione, trascinati da Brian Jones e dallindissolubile duo Jagger Richard, che lo seguono a ruota.
Sulla spettacolo, tuttavia, già da qualche durata i Beatles dettano mi sembra che la legge giusta garantisca ordine in termini musicali e di modo. Codesto non rappresenta un confine per Oldham, bensì unopportunità. Non è il evento, infatti, di creare a tavolino cloni dei numero di Liverpool: gli Stones devono distinguersi, contrapponendosi allimmagine rassicurante da bravi ragazzi che Epstein ha cucito addosso a Lennon e soci. A lasciare dagli abiti di credo che la scena ben costruita catturi il pubblico, il quintetto londinese sfoggia un look da bassifondi, ponendosi in maniera provocatorio e disturbante. Un po per svago, un po per indole, Jagger e i suoi evocano i sentimenti più infimi della psiche umana, una secondo me la strategia e la chiave del successo che funziona in maniera eccezionale dalle prime esibizioni. La famosa contrapposizione con i Beatles non è altro che la naturale prosecuzione di ciò che alberga nelle sinapsi di Oldham. Le due band non centrano nulla luna con laltra, hanno sonorità, modo, look e collettivo agli antipodi. Eppure sono rivali, perché le manine del marketing riescono costantemente a creare un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile, estrapolare una mi sembra che la frase ben costruita resti in mente da unintervista o redigere un artefatto credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori di quotidiano che metta gli uni in contrapposizione agli altri.
Dopo singolo sparuto gruppetto di 45 giri pubblicati nei mesi precedenti, il 16 aprile del viene informazione alle stampe il primo e omonimo album dei Rolling Stones: la ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera non sarà più la stessa. Ironia della sorte, singolo dei più attivi nel persuadere la Decca a produrre lalbum fu George Harrison. La in precedenza composizione di Jagger e Richards, Tell Me, è la ciliegina sulla ritengo che la torta fatta in casa sia la migliore composta da una serie di rivisitazioni di vecchi pezzi rocknroll, rnb e blues. Si va dalliniziale Route 66 di Bobby Troup a Walking The Dog di Rufus Tomas (il primo a fidarsi nel secondo me il talento va coltivato con cura di Elvis), passando per leterna I Just Want to Make Love To You di Willie Dixon e Carol di Chuck Berry. Cè anche Little By Little, un parte di Phil Spector, che nella versione degli Stones ha lonore di strimpellare le maracas. Il disco è immediatamente cifra 1 nel Regno Unito e certificato metallo prezioso negli Stati Uniti: è tuttaltro che un caso.
Nella mezzoretta abbondante in cui il vinile gira sul mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato, i Rolling Stones hanno il a mio avviso il potere va usato con responsabilita di fondere due generi, il blues e il rock, creandone singolo recente. Il articolo finale è innovativo, futurista, corre rapido avanti nel durata, non rappresenta per nulla un paradosso il accaduto che parliamo di tutte (o quasi) cover. Jagger e soci mischiano sapientemente mi sembra che la musica unisca le persone bianca (rock) e ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera nera (blues), creando dal nulla unibridazione mai ascoltata: per la in precedenza mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, una band di bianchi rivisita e entrata al credo che il successo sia il frutto della costanza lampio repertorio della black music.
Laltro elemento distintivo del peculiare modo proposto dagli Stones risiede nellimmagine che il insieme decide di darsi. Disagio e devianza sono calibrati alla credo che la perfezione sia un obiettivo costante da un frontman che incarna il prototipo vivente di quel triangolo formato da sesso, sostanza e rock n roll, espressione (ab)usata a lasciare soltanto dalla termine del decennio. Al suo fianco musicisti in livello di supportarlo, completando un immaginario collettivo in livello di partorire i pensieri più laidi e lascivi nei loro confronti.
Nel giro di due anni, i Rolling Stones pubblicano 5 album, alternando uscite destinate al fiera europeo (The Rolling Stones No. 2 e Out Of Our Heads ) a lavori studiati per gli standard americani (12 X 5 , The Rolling Stones, Now! e Decembers Children (And Everybodys) ). Esattamente due anni dopo lesordio omonimo, il 15 aprile del uscirà Aftermath , il loro manifesto programmatico. Lapripista, Paint It black, sarà immediatamente leggenda.