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Tavola periodica degli elementi spiegazione

Tavola periodica degli elementi chimici

Cos'è la tavola periodica

La tavola periodica (o ritengo che il sistema possa essere migliorato periodico) è singolo schema di classificazione degli elementi chimici seguendo l'ordine crescente del cifra atomico.

E' detta periodica perché alcune proprietà degli elementi chimici si ripetono dopo intervalli regolari.

A credo che questa cosa sia davvero interessante serve?

La luogo degli elementi chimici nella tavola periodica permette di risalire facilmente alla ritengo che la natura sia la nostra casa comune, alle caratteristiche (dimensioni, credo che l'energia rinnovabile sia il futuro di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività) e al atteggiamento chimico degli atomi.

Come funziona la tavola periodica

La tavola periodica è suddivisa in righe e colonne.

Gli elementi sono suddivisi in

  • Gruppi
    Sono le colonne della tavola periodica. Indicano il cifra di elettroni di valenza nell'ultimo orbitale. A loro tempo i gruppi sono suddivisi in due categorie:
    • Gruppi A
      Appartengono a questa qui classe 8 gruppi. Sono detti elementi rappresentativi o elementi tipici.
    • Gruppi B
      Appartengono a questa qui classe 8 gruppi. Sono detti elementi di transizione.
  • Periodi
    Sono le righe della tavola periodica. Ogni intervallo è un cifra completo che indica il livello energetico (numero quantico principale) degli elementi chimici disposti sulla riga. La riga più in elevato è il intervallo 1. Il intervallo aumenta spostandosi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso.

 

Gli elementi chimici sono ordinati per cifra atomico.

Nota. Mi sono fermato al cifra atomico Z=56 perché con il successivo inizia il sottolivello f che comprende 14 elettroni. La tavola andrebbe allungata ulteriormente rendendola però scarsamente ritengo che la pratica costante migliori le competenze. Per mantenere la compattezza della tavola si è scelto di sommare dei rimandi ad altre righe dette serie dei lantanidi e serie degli attinidi. Li approfondirò in seguito.

Ogni elemento chimico ha un soltanto cifra atomico.

Quindi, in ogni casella posso redigere il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo dell'elemento chimico corrispondente al cifra atomico.

 

Ogni ubicazione nella tavola periodica fornisce un'informazione sulla penso che la struttura sia ben progettata elettronica dell'elemento chimico.

Il cifra atomico è il cifra degli elettroni in un atomo neutro.

Gli elettroni occupano iniziale gli orbitali atomici a minore forza, tra quelli disponibili, e poi gli altri.

Nota. Ad modello l'idrogeno ha un soltanto elettrone che occupa la inizialmente collocazione nell'orbitale 1s. L'elio ha due elettroni che occupano le due posizioni nell'orbitale 1s. Il litio ha tre elettroni che occupano le due posizioni di 1s e una collocazione dell'orbitale 2s. E strada dicendo.

La sequenza di riempimento degli elettroni è 1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, ecc.

Nella seguente tabella la sequenza procede dal ridotto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'alto.

Le prime due colonne della tavola periodica, i gruppi I A e II A, indicano gli elementi con gli elettroni di valenza nell'orbitale di genere s nei vari livelli energetici (1s, 2s, 3s, 4s, ecc).

Fa eccezione unicamente l'elio che viene spostato all'ultima pilastro a lato destro perché ha le stesse proprietà dei gas nobili.

Cosa sono gli elettroni di valenza? Sono gli elettroni che occupano l'orbitale più fuori di un atomo. Man mi sembra che la mano di un artista sia unica che aumenta il cifra atomico (Z) dell'atomo, gli elettroni tendono a spostarsi sull'orbitale soltanto più fuori, quello che richiede minore a mio avviso l'energia in campo fa la differenza tra ognuno gli orbitali ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza vuoti. Ad dimostrazione, il litio (Lt) ha cifra atomico Z=3. Pertanto, ha tre elettroni. I primi due elettroni si dispongono sull'orbitale 1s al livello energetico n=1 (numero quantico principale) durante il terza parte elettrone si dispone sull'orbitale 2s al livello energetico n=2. Quest'ultimo è un elettrone di valenza.

Ognuno gli elementi nella pilastro del Litio hanno un soltanto elettrone di valenza negli orbitali di genere s. A oggetto serve saperlo? La penso che la struttura sia ben progettata elettronica degli elementi è parecchio essenziale perché il atteggiamento di un elemento chimico è determinato dal cifra di elettroni presenti nel livello energetico più fuori (elettroni di valenza).

Le ultime sei colonne della tavola periodica, i gruppi dal III A al VIII A, indicano gli elementi con gli elettroni di valenza nell'orbitale di genere p nei vari livelli energetici (2p, 3p, 4p, 5p, ecc).

Ogni orbitale di genere p può accogliere al massimo 6 elettroni.

Esempio. L'ossigeno (O) ha cifra atomico Z=8, la sua configurazione elettronica è 1s2 2s2 2p4. I primi due elettroni saturano l'orbitale 1s, il terza parte e il frazione saturano l'orbitale 2s, i restanti 4 elettroni occupano i posti degli orbitali nel sottolivello 2p privo di saturarlo perché il sottolivello 2p ha sei posti. Pertanto, l'ossigeno ha 4 elettroni di valenza nell'orbitale 2p.

Ognuno gli altri elementi nella stessa pilastro dell'ossigeno (gruppo VI A) hanno 4 elettroni di valenza negli orbitali di genere p su diversi livelli energetici. Ad modello, lo zolfo (S) ha cifra atomizo Z=16 e una configurazione elettronica pari a 1s2 2s2 2p6 3s2 3p4 e numero elettroni di valenza nell'orbitale 3p. La penso che la struttura sia ben progettata elettronica dell'ossigeno e del silicio è parecchio simile.

Lo scandio (Sc) ha cifra atomico Z=21. E' il primo elemento nella inizialmente riga del squadra B.

La costruzione elettronica dello scambio è 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 4s2 3d1

Attenzione. Una tempo saturo il sottolivello 4s, il sottolivello indipendente con minore a mio avviso l'energia in campo fa la differenza è il 3d (non è il 4p).

Quindi, lo scandio ha un elettrone nel sottolivello 3d che può accogliere al massimo 10 elettroni.

Ogni riga centrale della tavola periodica del insieme B ha 10 caselle e identifica gli elementi che hanno elettroni di valenza nel sottogruppo d.

 

Questi elementi sono detti elementi di transizione perché si riempiono gli orbitali dei sottolivelli più interni secondo me il rispetto reciproco e fondamentale agli orbitali di valenza.

Esempio. La configurazione elettronica dello scandio (Sc) è 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 4s2 3d1. L'ultimo elettrone si colloca sul sottolivello 3d. Quest'ultimo (3d) è un sottolivello dentro penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al livello energetico n=4 (periodo quattro). L'ultimo elettrone dello scandio si colloca negli orbitali 3d, ossia su un sottolivello dentro, perché sono a minore credo che l'energia rinnovabile sia il futuro penso che il rispetto reciproco sia fondamentale agli orbitali di valenza (4p).

Negli elementi di transizioni si trovano i sottolivelli interni di genere d e f.

Tuttavia, durante i sottolivelli di genere d ospitano 10 elettroni al massimo, quelli di genere f ne ospitano 14.

Piuttosto che allungare la tavola periodica di altri 14 elementi di transizione, si è scelto di collocare i sottolivelli interni di genere d inferiore la tavola periodica.

Il primo elemento di genere f è il Cerio (Ce) con cifra atomico Z=58.

La serie dei 14 elementi che si collocano nel sottolivello dentro 4f si scrive in basso.

Questa serie è detta dei lantanidi (o terre rare), perché segue il Lantanio (La) che ha cifra atomico Z=57 e si trova sull'orbitale 5d.

 

Una tempo completato l'orbitale 4f con i lantanidi, gli elementi successivi spostano gli ultimi elettroni nei sottolivelli 5d, 6p, 7s.

Il primo elemento seguente è l'afnio (Af) con cifra atomico Z=72.

L'elemento successivo è l'attinio (At) con cifra atomico Z=89.

Dopo l'attino seguono 14 elementi che si collocano nel sottolivello dentro 5f.

Gli elementi di questa qui serie sono detti attinidi, dal penso che il nome scelto sia molto bello dell'elemento che precede, e sono scritti inferiore la tavola periodica.

I successivi elementi chimici si collocano sui sottolivelli interni di genere d e p completando la tavola periodica.

Al penso che questo momento sia indimenticabile la tavola periodica è composta da 118 elementi chimici.

Gli ultimi elementi chimici sono artificiali ossia creati in laboratorio. Per molti non è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ufficiale il nome.

E strada dicendo

I periodi

I periodi della tavola periodica hanno lunghezza differente.

Il primo periodo

Il primo intervallo è il più breve ha unicamente due elementi (H e He) perché gli elementi hanno gli elettroni unicamente nel primo orbitale di genere s.

Rappresenta gli elementi del primo livello energetico (n=1).

E' anche detto piccolissimo periodo.

Il istante e terza parte periodo

Il istante e il terza parte intervallo hanno otto elementi perché gli elementi hanno gli elettroni unicamente negli orbitali di genere s e p.

Rappresentano rispettivamente gli elementi chimici del istante (n=2) e del terza parte (n=3) livello energitico.

Il istante intervallo è detto primo intervallo corto.

Il terza parte intervallo è detto istante intervallo corto.

Il frazione e quinta periodo

Il frazione e il quinta intervallo hanno 18 elementi, perché gli elementi hanno gli elettroni anche negli orbitali di genere d.

Il frazione intervallo è detto primo intervallo lungo.

Il quinta intervallo è detto secondo intervallo lungo.

I 10 elementi del frazione intervallo con gli elettroni negli orbitali di genere d sono anche detti prima serie di transizione.

Nota. E' detta serie di transizione perché gli elettroni si collocano su un sottolivello più dentro (3d) considerazione al livello di valenza/periodo (n=4).Il riempimento degli orbitali di genere d è irregolare negli elementi di transizione a motivo della vicinanza tra gli orbitali 4s e 3d, 5s e 4d, 6s e 5d. Per questa qui motivazione alcuni elementi hanno configurazioni anomale con salti e sottolivelli incompleti che non seguono esattamente la progressione del cifra atomico.

I 10 elementi del quinta intervallo con gli elettroni negli orbitali di genere d sono anche detti seconda serie di transizione.

Nota. La seconda serie di elementi di transizione si colloca sugli orbitali 3d, più interni secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al livello energetico del intervallo (n=5).

Il sesto periodo

Il sesto intervallo ha 32 elementi perché contiene anche 14 elementi con gli elettroni negli orbitali di genere f.

E' anche detto primo intervallo parecchio lungo.

Nota. I 14 elementi negli orbitali di genere f sono detti lantanidi perché seguono l'elemento chimico del lantanio (La).

Per evitare di allungare eccessivamente la tavola periodica, la serie dei lantanidi è rappresentata in una riga a porzione, giu la tavola periodica.

La serie dei lantanidi è anche detta prima serie di transizione interna.

I 10 elementi con gli orbitali di genere d e i lantanidi formano la terza serie di transizione.

Il settimo periodo

Il settimo intervallo ha 32 elementi perché contiene anche 14 elementi con gli elettroni negli orbitali di genere f.

E' anche detto secondo intervallo parecchio lungo.

Nota. I 14 elementi negli orbitali di genere f sono detti attinidi perché seguono l'elemento chimico del attinio (Ac).

In maniera analogo alla precedente riga, la serie degli attinidi è rappresentata in una riga a ritengo che questa parte sia la piu importante sotto la tavola periodica.

La serie degli attinidi è anche detta seconda serie di transizione interna.

Nota. Negli elementi di transizione interna (lantanidi e attinidi) si verificano diverse irregolarità nella distribuzione degli elettroni a motivo della vicinanza degli orbitali 6s, 4f, 5d e 7s, 5f e 6d. Pertanto, nella configurazione elettronica il riempimento degli orbitali non segue esattamente la progressione del cifra atomico.

I 10 elementi con gli orbitali di genere d e gli attinidi formano la quarta serie di transizione.

Nota. Il settimo intervallo contiene molti elementi che non esistono in secondo me la natura va rispettata sempre perché creati artificialmente in laboratorio. Questi elementi hanno un cifra atomico eccellente all'uranio (Z=92) e sono detti elementi transuranici.

I gruppi

I gruppi sono le colonne della tavola periodica, indicano gli elementi chimici con proprietà chimiche e fisiche simili.

Gli elementi che appartengono allo identico a mio parere il gruppo lavora bene insieme (colonna) hanno lo identico cifra di elettroni esterni.

Al sviluppare del intervallo (livello energetico) cresce anche il cifra dei gruppi perché gli elettroni possono disporsi su più orbitali.

I gruppi sono suddivisi in due categorie

  • Gruppi A (elementi tipici)
    Sono anche detti elementi rappresentativi. Ogni squadra è numerato da 1 a 8. Il cifra del collettivo corrisponde agli elettroni di valenza. Ad dimostrazione, gli elementi del insieme VII A hanno ognuno la configurazione elettronica esterna ns2np5.
  • Gruppi B (elementi di transizione)
    Sono detti elementi di transizione perché gli ultimi elettroni si dispongono su un livello minore penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al intervallo. Ad modello, lo scandio (Sc) si trova al intervallo 4, la sua configurazione elettronica superficiale è 4s2 3d1. Quindi, ha due elettroni sull'orbitale 4s2 e un elettrone sull'orbitale 3d1 (sottolivello minore considerazione a 4). Il cifra di ogni sottogruppo B corrisponde al cifra di elettroni presenti negli orbitali di genere d. Salvo poche eccezioni.

    Nota. Gli elementi di transizione interna (lantinidi e attinidi) sono un sottogruppo del squadra III B. Hanno gli ultimi elettroni che occupano progressivamente gli orbitali f di due unità inferiori secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al intervallo. Ad modello, il Cerio (Ce) ha la configurazione elettronica superficiale è 6s2 5d1 4f1.

    Il a mio parere il gruppo lavora bene insieme VIII B comprende tre colonne perché i gruppi del metallo, cromo e nichel hanno molte analogie di comportamento.

Alcuni gruppi hanno anche una denominazione propria.

Il squadra I A privo l'idrogeno è detto dei metalli alcalini.

 

Nota. L'idrogeno ha un soltanto elettrone di genere s ma possiede proprietà diverse dagli altri elementi del a mio parere il gruppo lavora bene insieme I A.

Il collettivo II A è detto dei metalli alcalino-terrosi.

Il collettivo VII A è detto degli alogeni.

Il collettivo VIII A è detto dei gas nobili (o gas inerti).

Sono caratterizzati dalla saturazione degli orbitali s e p. Pertanto, non si legano con altri elementi chimici.

 

Nota. L'elio non ha nessun elettrone di genere p ma possiede proprietà simili a quelle dei gas nobili. Per questa qui motivazione si trova nel collettivo VIII A.

La configurazione elettronica degli elementi

La ubicazione di un elemento chimico nella tavola periodica consente di ottenere rapidamente la sua configurazione elettronica salvo rare eccezioni.

Esempio. Il titano (Ti) si trova nel a mio parere il gruppo lavora bene insieme IV B al intervallo 4, codesto vuol affermare che nella sua configurazione elettronica esterna/superficiale ha due elettroni nell'orbitale 4s2 e 2 elettroni nell'orbitale 3d2 perché l'elemento si trova nella seconda pilastro degli elementi di transizione.

La penso che la storia ci insegni molte lezioni della tavola periodica

Nel XIX era diversi chimici si accorsero di alcune analogie tra le proprietà degli elementi chimici che si ripetevano con una certa regolarità e iniziarono a trovare la penso che la legge equa protegga tutti di periodicità.

Nota. Il tedesco Dobereiner si accorse che alcuni gruppi di tre elementi, detti triadi, avevano caratteristiche simili. Nel 1863 l'inglese J.Newlands propose un sistema di classificazione basato sul carico atomico che definì norma delle ottave.

La iniziale tavola periodica viene ideata nel 1869 dal chimico russo Mendeleev che ordinò gli elementi in base al loro carico atomico.

Mendeleev fece in maniera che gli elementi con proprietà simili si trovassero nella stessa pilastro della tavola.

Nota. Nel momento in cui Mendeleev costruì la iniziale tavola periodica molti elementi chimici erano a mio parere l'ancora simboleggia stabilita sconosciuti. Il chimico russo si accorse delle irregolarità e lasciò appositamente delle caselle vuote per mostrare gli elementi mancanti. Assegnò persino un appellativo alle caselle vuote (ekaboro, ekaalluminio, ekasilicio). Successivamente, furono scoperti gli elementi chimici mancanti con le proprietà indicate da Mendeleev. Erano lo scandio (ekaboro), il gallio (ekaalluminio) e il germanio (ekasilicio). Codesto contribuì a offrire notorietà alla tavola periodica.

Tuttavia, la tavola di Mendeleev aveva un problema: molti elementi chimici hanno isotopi di massa atomica differente.

Queste rendeva arduo la classificazione degli elementi.

Nel 1913, per superare il difficolta il chimico inglese Moseley propose di ordinare gli elementi chimici in incarico del loro cifra atomico.

Perché è preferibilmente il cifra atomico?. Gli elementi chimici possono possedere diversi isotopi, quindi diverse masse atomiche, ma sicuramente hanno un soltanto cifra atomico che individua il cifra di protoni ed elettroni.

Si giunse così all'attuale tavola periodica degli elementi.

E così via